Preghiere ecumeniche nei vicariati. «Pregare insieme tra chiese diverse aiuta a conoscersi»
Durante la settimana di preghiera anche nei vicariati della diocesi si svolgono alcuni appuntamenti, importanti perché pregare e agire fra chiese diverse aiuta a conoscersi meglio e ad andare sempre più verso l'unità.
La settimana di preghiera per l'unità dei cristiani propone una serie di incontri anche in diversi vicariati della diocesi, che ospitano celebrazioni animate da rappresentanti delle diverse chiese e curate dai vicariati stessi. Sei i vicariati coinvolti – Piove di Sacco, Dolo, Monselice, Limena, Crespano e Este – che organizzano un appuntamento in giorni diversi.
Apre il vicariato di Piove di Sacco, il 18 gennaio alle 21 presso la chiesa di sant'Anna di Piove di Sacco. Domenica 21 invece alle 16 è la volta del vicariato di Dolo con una preghiera ecumenica nel Duomo. Sempre domenica alla stessa ora anche il vicariato di Monselice propone un appuntamento nel Duomo.
«Da diversi anni – racconta don Paolo Scalco, parroco di Limena – anche nel nostro vicariato ospitiamo la preghiera ecumenica. Siamo stati fra i primi in diocesi, ormai sono più di dieci anni. Seguiamo la celebrazione ufficiale proposta dal movimento ecumenico, con tutti i segni previsti e con i vari rappresentanti delle chiese. Solitamente partecipano tre o quattro rappresentanti, negli anni scorsi abbiamo ospitato la chiesa ortodossa e i protestanti. Per noi è ormai un appuntamento fisso, che cade sempre di lunedì sera, quest'anno quindi sarà il 22, alle 21. Durante la celebrazione diamo la parola alle chiese presenti. Di sicuro quest'anno ci sarà padre Nicolaie Ticiu, parroco della chiesa rumena ortodossa che da Pasqua dell'anno scorso ha trovato una sede in un capannone in zona industriale a Limena. È un appuntamento aperto a tutto il vicariato e sia come vicariato che come parrocchia è cresciuto nel tempo. L'anno scorso infatti hanno partecipato un centinaio di fedeli, rispetto agli inizi che erano una cinquantina. Non sono certo grandi numeri, ma testimoniano comunque che è un momento che viene accolto dalla comunità. È importante perché pregare e agire fra chiese diverse aiuta a conoscersi meglio e ad andare sempre più verso l'unità. È un cammino lunghissimo, non ci facciamo illusioni, ma è qualcosa che sta crescendo, stiamo seminando e questo porta ad una maggiore sensibilità. Durante la settimana poi le preghiere dei fedeli sono sul tema dell'unità. È un cammino difficile, ma la comunità ne inizia a percepire l'importanza».
Gli appuntamenti in diocesi proseguono poi mercoledì 24 a Crespano alle 20.30 nella chiesa di Fellette e infine giovedì 25 alle 20.45 nel vicariato di Este con una celebrazione nella chiesa di Bresega.
«Nel nostro vicariato – afferma con Andrea Ceolato, parroco di Carceri – sono diversi anni che proponiamo la preghiera ecumenica con la chiesa ortodossa e protestante. Negli anni l'interesse è costante, ma sentito. È un momento di confronto per vedere come nelle diversità di rito si può essere uniti, come nella preghiera, per quanto fatta con modalità differenti, si possa trovare unità. Anche se gli abiti o la ritualità e gestualità sono diversi, abbiamo sempre lo stesso vangelo che ci accomuna. Sono celebrazioni importanti perché testimoniano e dicono come le chiese sono presenti nella nostra realtà e come vivono nella nostra realtà. Nella nostra zona ad esempio abbiamo numerose badanti che sono inserite nelle nostre famiglie e che vivono la loro fede spostandosi nelle chiese di Padova. È importante anche per loro poter avere questi momenti di conoscenza, perché alle volte non sanno della presenza della loro chiesa nel nostro territorio, ma soprattutto di condivisione e partecipazione».