Padova, nella chiesa dedicata a san Francesco prende vita l'Ottobre francescano
La parrocchia di San Francesco in Padova anche quest’anno propone diverse iniziative di carattere religioso, culturale e artistico per valorizzare il mese di ottobre come mese francescano. Il Transito, nella serata di lunedì 3, è vissuto con i fratelli conventuali del Santo e i cappuccini. E poi la messa del 4, giorno della memoria liturgica, e una serie di conferenze a partire dal 10 ottobre.
La città di Padova viene richiamata attorno alla spiritualità di san Francesco d’Assisi – nella parrocchia padovana a lui dedicata – attraverso vari appuntamenti che avranno come fulcro il 4 ottobre, festa del santo.
«L’iniziativa dell’Ottobre francescano è nata tre anni fa in concomitanza con le celebrazioni per i 600 anni di presenza dei frati minori nella città di Padova e i cent’anni del loro ritorno dopo la soppressione napoleonica – ricorda padre Vittorio Bellè, parroco di San Francesco in Padova – quindi, visto il risultato positivo, abbiamo pensato di continuare a valorizzare il mese di ottobre con incontri di carattere spirituale, culturale e artistico orientati al carisma francescano. Ognuno di noi ha bisogno di riscoprirlo poiché tale carisma non si improvvisa, non è nel dna dell’uomo, dovrebbe essere nel dna del cristiano, quindi del francescano... ma noi sappiamo quanta fatica e quante resistenze sperimentiamo per poterlo vivere nella nostra quotidianità».
Quest’esperienza, aggiunge padre Bellè «vuole anche essere l’occasione per chi guarda con diffidenza o addirittura odio il cristianesimo e la chiesa, per riflettere, dialogare, conoscersi più a fondo. Don Primo Mazzolari negli anni ’50, durante una conferenza nella Sala della carità sul tema dei fioretti francescani in cui si trattava dell’incontro di san Francesco con il lupo di Gubbio (che rappresenta l’uomo deviato, violento, che vive nel peccato… oggi potrebbe essere ben rappresentato da un componente di qualche gruppo terroristico), parlando del santo, affermava: “Solo chi ama il lupo riesce a parlare al lupo”. Un “amare” che passa dal conoscersi; solo così può crearsi una fraternità con tutti, il renderci sensibili e aperti anche al fratello che non la pensa come noi, che magari è “dall’altra parte della strada”: non possiamo ignorarlo, dobbiamo avvicinalo, accoglierlo e, quando possiamo, aiutarlo fattivamente... perché “solo chi ama il lupo riesce a parlare al lupo”».
L’Ottobre francescano prevede, anche quest’anno, le consuete celebrazioni con due momenti principali: il transito di san Francesco, che rievoca il passaggio alla vita eterna del santo, la sera del 3 ottobre, da diversi anni celebrato con i fratelli conventuali del Santo e dall’anno scorso anche con i fratelli cappuccini di San Leopoldo (appuntamento alle 18.45 nella chiesa di San Francesco, per i vespri e la messa della vigilia, e alle 21 al Santo per un momento celebrativo e la processione).
Il secondo momento sarà la messa del 4 ottobre, quest’anno alle ore 19, animata dalla schola cantorum della cattedrale di Padova, diretta dal maestro Alessio Randon. Da ricordare poi la benedizione degli animali nel chiostro del convento di san Francesco, domenica 2 alle 16. Sono in programma, inoltre, tre conferenze: la prima ricorderà i trent’anni dell’iniziativa ecumenica di Assisi con l’intervento di Mirko Sossai della Comunità di sant’Egidio (10 ottobre alle 20.45 nella sala della Carità); un secondo incontro culturale richiamerà gli ottocento anni dell’istituzione del Perdon d’Assisi e sarà tenuto da suor Annachiara Rizzo (17 ottobre). Con don Giulio Osto si parlerà di “Chiesa e ambiente” a partire dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco (24 ottobre). Vi saranno poi la proiezione dei capolavori giotteschi legati a san Francesco presentati da Roberto Filippetti; un concerto musicale (il 28 ottobre) e infine visite guidate alla chiesa, al chiostro di San Francesco, alla sala della scuola della Carità e all’oratorio di Santa Margherita. Informazioni: www.sanfrancescogrande.it
Paolo Gallerani
