Monteortone, genitori degli adolescenti si diventa. Quattro incontri formativi dai salesiani
Si parte nella serata di venerdì 20 gennaio per il primo dei quattro incontri tenuti da Federico Battaglini, psicologo, psicoterapeuta e docente presso lo Iusve di Venezia. Si parte contestualizzando l'adolescenza nella società di oggi, per proseguire con il tema del rispetto delle norme (il 27 gennaio) e poi in febbraio il problema delle dipendenze e la questione del gruppo.
«Nell’adolescenza fare il genitore è diverso che in tutte le altre epoche della vita – afferma Federico Battaglini, psicologo, psicoterapeuta, docente presso lo Iusve e relatore di quattro incontri proposti dal gruppo Amici della famiglia Terme Euganee in collaborazione con i salesiani di Monteortone – Il genitore deve essere una membrana porosa, cioè non deve contenere troppo all’interno, ma avere dei pertugi in proporzione alle esigenze dei ragazzi».
E proprio di adolescenza, nell’ambito della società, si parla venerdì 20 gennaio, per proseguire con il rispetto delle norme (il 27 gennaio) e poi in febbraio di dipendenze (il 3) e del gruppo (il 17).«Partiamo dal contesto in cui vivono oggi gli adolescenti – spiega Battaglini – Questa fase è la più esposta alle diverse variabili della vita, come l’aspetto dell’integrazione sociale. Ogni epoca e società sviluppa una propria adolescenza. In alcune civiltà è rappresentata da un breve periodo che culmina con un passaggio iniziatico. Nella nostra società questo non è possibile e c’è il rischio, nel clima di relativizzazione dei valori in cui viviamo, che ogni famiglia porti delle proprie istanze. Così si giunge al secondo incontro, sulle norme». Le norme sono ben tollerate se percepite come ineluttabili, ma ai nostri giorni sono pensate e riproposte, cambiate, vengono sentite come arbitrarie, c’è una grande libertà. «Questa però è una disdetta per i ragazzi – continua lo psicologo – perché viene a mancare l’ombrello protettivo e di orientamento e per chi è più fragile crea una condizione di malessere e disagio che può sfociare anche in diverse forme di dipendenza che hanno una duplice valenza: quella fisiologica, tipica del bambino piccolo che deve essere accudito e quella da altre cose. Quest’ultima sopraggiunge quando si dovrebbe acquisire maggiore autonomia, ma si sceglie di essere ancora dipendenti». Durante l’incontro si parlerà di dipendenza patologica, relazionale e da consumi, come funziona e come se ne esce, con un accenno all’aspetto delle droghe. L’ultimo appuntamento è dedicato al gruppo, che gioca un ruolo preponderante nell’adolescenza: come funziona? Quali sono le dinamiche? Come funziona quando “funziona male”? Che ruolo può avere un adulto? «Educare oggi – conclude Battaglini – è molto più difficile di un tempo. C’è frammentazione, isolamento. Mancano alcune competenze relazionali, come litigare e far pace. I genitori hanno paura di non essere adeguati, del giudizio sociale, preferiscono assecondare. Ci vuole più accordo fra genitori all’interno di una comunità, di una cerchia, un’alleanza educativa che porti a un’idea unica di cosa significhi essere adulti». Gli incontri si tengono all’istituto San Marco di Monteortone alle ore 21.