Mai sentito parlare dei corsi Alpha? Spunti da una parrocchia canadese
James Mallon è un parroco canadese di origine scozzese. La sua parrocchia, San Benedetto, è nata dall’accorpamento di tre parrocchie ed è quindi molto vasta, perfino per gli standard canadesi. Il suo libro, Divino Rinnovamento, è il resoconto di come è stata impostata la pastorale in questa nuova enorme parrocchia.
Anche se tutto poteva essere scritto in modo più sintetico e anche se questa parrocchia con diciotto persone stipendiate non può essere riprodotta tale e quale qui da noi, il tempo impiegato a leggere questo libro non sarà rimpianto.
Le esperienze narrate dall’autore sono molte e molto stimolanti: meritano di essere ascoltate e meditate.
Innanzitutto l’analisi iniziale – periodicamente riproposta – di ciò che ha valore effettivo per la parrocchia è oggettiva e “spietata”: si considerano il budget (come si spendono i soldi), i compiti e i ruoli del personale, l’uso degli ambienti. Non si può essere credibili se si afferma l’importanza di qualcosa cui non si dedicano soldi, tempo e spazi.
Ma l’analisi dei valori della parrocchia è stata solo il punto di partenza.
La pastorale parrocchiale sviluppa il massimo impegno soprattutto nel weekend, in modo speciale nella liturgia festiva, prevedendo l’accoglienza di tutti coloro che vengono a messa, il benvenuto ai nuovi arrivati e la loro iscrizione alla parrocchia, musica di tipo diverso per le diverse celebrazioni, omelie “nutrienti” (riprese da due tweet del parroco), evitando parole nate dalla frustrazione o dalla rabbia. Vi sono iniziative come le domeniche in cui ciascuno indossa un cartellino col proprio nome per favorire la conoscenza reciproca prima e dopo la messa; o come i “compagni di preghiera” a messa, in cui ciascuno prega per le intenzioni di un altro parrocchiano; o come il “ministero della preghiera” (gruppo di preghiera per qualche intenzione) dopo la messa.
All’ingresso della chiesa è disponibile un pieghevole in cui si esprime con chiarezza ciò che ci si aspetta da ogni parrocchiano: che celebri la propria fede partecipando alla messa domenicale; che si impegni a crescere nella fede partecipando a qualche iniziativa di formazione a sua scelta; che si metta in qualche modo a servizio del prossimo; che si relazioni con gli altri parrocchiani; che contribuisca col proprio denaro alle spese della parrocchia e alle sue iniziative di carità.
Ovviamente, la parrocchia è impegnata da parte sua a fornire i mezzi perché i parrocchiani adempiano questi cinque impegni.
In modo speciale si segnala un’iniziativa che ha preso piede ormai in tutto il mondo, quella dei corsi Alpha.
Nata in una parrocchia anglicana di Londra, si è diffusa anche in ambito cattolico, come in quello protestante e ortodosso. In internet si possono trovare abbondanti informazioni (alpha.org/ catholics; italia.alpha.org) ma in sintesi si tratta di una dozzina di incontri che iniziano con una cena e proseguono con un breve filmato o una relazione cui segue una discussione in piccoli gruppi. I temi degli incontri sono le domande fondamentali della vita e della fede. Si tratta quindi di una vera e propria evangelizzazione, limitata nel tempo, che proseguirà solo per chi lo vorrà. Infatti, lo slogan è
“No pressure, no follow up, no charge”, “Non cerchiamo di forzarti, non sei obbligato a continuare, non c’è niente da pagare”.
Chi ha partecipato a un corso Alpha è abilitato, dopo una formazione di mezza giornata, a proporne un altro, senza la supervisione del parroco: Mallon sostiene di non sapere quanti corsi Alpha si stanno svolgendo nella parrocchia di San Benedetto mentre sta scrivendo il libro.
Ma nel libro c’è molto di più: è una piccola miniera dalla quale si possono ricavare molti spunti e idee anche per una pastorale come la nostra, così lontana non solo geograficamente da quella canadese.
don Giorgio Ronzoni