Il santuario del Tresto tornerà rinnovato
Dureranno almeno un anno e mezzo i lavori di restauro al santuario della Madonna del Tresto a Ospedaletto Euganeo. A essere coinvolti saranno sia gli interni che parti esterne del complesso, risalente alla fine del ’400.
Da tempo attesi, sono alla fine iniziati e si presentano di lunga durata i lavori di restauro conservativo del santuario della Madonna del Tresto, a Ospedaletto Euganeo. Come lunga è stata la fase preliminare: la campagna di rilievi e analisi propedeutica all’elaborazione del progetto di restauro conservativo risale al 2008, quando furono effettuati i primi saggi stratigrafici, ed è durata due anni e mezzo.
Se l’importanza storica e artistica del monumento giustificava tanta perizia, altri anni sono stati spesi nella ricerca, in buona parte fruttuosa, di fondi per finanziare i lavori, quantificati in circa un milione di euro. E ora, come detto, l’intervento è potuto iniziare: il progetto esecutivo prevede il recupero degli esterni, compreso il chiostro, mentre per gli interni sarà limitato ai soffitti decorati della navata principale e a quelli del battistero e della cappella di San Gregorio Barbarigo.
Uno dei principali obiettivi del progetto è l’intervento su paramenti esterni del santuario. Per le superfici in cotto si procederà a conservare i lacerti di intonaco e di sagramature (antica tecnica di stesura di intonaco su muratura a mattoni faccia a vista), dove presenti; per queste ultime è previsto il rifacimento nelle murature antiche che ne sono oggi prive. Si prevedono altresì interventi di pulizia, consolidamento, integrazione e protezione finale dei materiali lapidei, estesi anche al colonnato del chiostro. Un secondo ambito di particolare impegno è volto al miglioramento sismico e riguarderà il sottotetto e la copertura. Le opere di recupero del sottotetto riguarderanno sia le strutture lignee di supporto della copertura che l’estradosso dei soffitti, in corrispondenza del santuario. Si dovrà procedere con la pulizia e il consolidamento del materiale ligneo e con interventi di recupero strutturale: particolare attenzione andrà riservata alle capriate e in particolare ai nodi di confluenza.
Il miglioramento sismico verrà attuato con interventi mediante cuciture, oltre all’integrazione del fissaggio agli appoggi. Toccherà poi al controsoffitto: a essere oggetto di intervento sarà l’area in corrispondenza della navata, che presenta volte in mattoni e che dovrà essere consolidata con il fissaggio di appositi nastri in acciaio, solidarizzati con malte a base di calce (matrici inorganiche). Altri interventi minori sono previsti per il ripristino localizzato di tavelle e moraletti (travetti) e un ripasso generale di tutto il manto in coppi. Per salvaguardare i paramenti murari del complesso si è dovuta prevedere la realizzazione di un drenaggio perimetrale esterno per le parti che sono prive di pavimentazioni. Si prevede la posa di ciottolato a livello delle fondazioni esistenti, tale da garantire la ventilazione e la riduzione del fenomeno di risalita capillare dell’umidità. È possibile che si renda necessaria la realizzazione di rinforzi funzionali di talune fondazioni. Per contrastare il fenomeno di risalita capillare è prevista infine la posa in opera di un idoneo sistema di deumidificazione delle murature.
Passando agli interventi di recupero degli interni del santuario, le opere previste riguardano i soffitti, sia quelli in canniccio che si trovano nel battistero e nella cappella di San Gregorio Barbarigo, sia le volte in muratura della navata. Sono necessarie opere di pulizia, di consolidamento strutturale, di parziale rifacimento delle finiture e il restauro delle decorazioni.
Per i lavori di restauro la regione Veneto ha stanziato un contributo di 640 mila euro (a valere sui fondi europei Fsc Veneto 2007-2013 – asse 3 beni culturali e naturali). Un altro contributo è stato concesso dalla Conferenza episcopale italiana, a valere sui fondi dell’otto per mille destinati alla chiesa italiana, per un totale di 120 mila euro. In assenza di altri aiuti esterni la parrocchia dovrà farsi carico della differenza, pari a 240 mila euro. Completati tutti gli adempimenti con la regione del Veneto (definizione fasi operative, sottoscrizione contratto, fasi di monitoraggio, ecc.) e indetta la gara d’appalto, l’aggiudicazione dei lavori è avvenuta il 30 settembre scorso: vincitrice è risultata la ditta Edilrestauri srl di Brendola (Vicenza). La fine dei lavori e il ritorno del santuario alla piena fruizione dei fedeli è prevista per la primavera del 2018.