Giovani, a Este tre percorsi di crescita sull'onda del Vangelo
“La Buena Onda” è la proposta che la parrocchia Santa Tecla di Este dedica ai giovani dai 18 ai 30 anni. Tre diversi percorsi in cui trovano spazio non solo incontri di fede ma anche serate dedicate all'attualità. Obiettivo, mantenere vivo e sviluppare il "tesoro" di entusiasmo e condivisione accumulato nei giorni della Gmg di Cracovia. Domenica 15 alle ore 21 il prossimo appuntamento, dedicato al prossimo Sinodo dei giovani.
Nella parrocchia Santa Tecla di Este è arrivata “La Buena Onda”, una proposta di fede e approfondimento dedicata ai giovani dai 18 ai 30 anni desiderosi di confrontarsi con i propri coetanei in un clima di ascolto e condivisione all’interno del patronato Redentore.
Per intercettare le loro esigenze, la proposta si articola in tre percorsi diversi con incontri serali mensili, accomunati dalla volontà di rendere i ragazzi protagonisti consapevoli delle proprie scelte di vita.
Il primo percorso, iniziato a ottobre e dedicato all’attualità, si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti una lente critica attraverso cui leggere i fatti del nostro tempo.
Dopo gli incontri di ottobre e novembre dedicati rispettivamente alla Costituzione e alle dipendenze, il tema al centro del dibattito di domenica 15 gennaio ore 21 sarà il sinodo dei giovani.
Gli appuntamenti di febbraio e marzo, invece, saranno un’occasione per osservare da vicino il mondo dell’informazione, sotto la guida esperta del giornalista Francesco Jori.
L’incontro di aprile, infine, servirà a tirare le somme di un percorso che è nato come esperimento, ma che finora ha già portato buoni frutti, coinvolgendo anche ragazzi che di solito non frequentano né le parrocchie né il patronato.
«Approfondire tematiche di attualità con un linguaggio e una modalità adatti ai giovani è una buona cosa, non è facile trovare altre proposte del genere – spiega Federico Toninello, un animatore di 23 anni che partecipa a tutti e tre i percorsi – In più il clima che si è creato è quasi familiare e i relatori non si mettono su un piedistallo, ma si pongono sul nostro stesso piano».
Anche il percorso dedicato alla spiritualità, iniziato a novembre, ha ottenuto una buona risposta da parte dei ragazzi che, di mese in mese hanno l’occasione di conoscere la Parola di Dio e sperimentare la sua misericordia.
Anche in questo caso, oltre ai canti, alle letture e ai momenti di riflessione personale, sarà la voce di un testimone ad accompagnare i giovani alla scoperta del Vangelo, un messaggio che non va soltanto ascoltato e compreso, ma anche messo in pratica.
L’ospite d’eccezione del prossimo incontro, in programma per venerdì 27 gennaio alle 21, sarà l’ex attrice erotica Claudia Koll, che parlerà del proprio cammino di conversione.
«Penso che il Vangelo abbia qualcosa da dire ai ragazzi – afferma don Michele Majoni, vicario parrocchiale e ideatore della proposta – ma spesso non lo leggono o lo danno per scontato; se invece ci lasciamo interrogare dalla Parola, la nostra vita cambia, avvicinandosi a quella di Cristo».
L’occasione per farlo sarà la settimana di fraternità in programma da domenica 5 a sabato 11 marzo
Un periodo in cui i ragazzi avranno modo di condividere non soltanto le attività, ma anche i piccoli gesti quotidiani, ricreando quel clima di amicizia e apertura che ha caratterizzato l’esperienza della Gmg, a cui hanno partecipato oltre 50 ragazzi di Este. La proposta della Buena Onda nasce proprio da lì: dalla volontà di mantenere vivo l’entusiasmo dell’incontro di Cracovia, traducendolo in una partecipazione costante all’interno delle comunità.
Questa proposta, insomma, potrebbe davvero essere l’onda giusta per molti giovani, quella capace di farli approdare all’amore verso Dio e verso il prossimo di cui parla il Vangelo.
«Ognuno di noi è il surfista – spiega don Michele – che attende l’onda giusta, cioè la Parola di Dio capace di travolgere la nostra vita e di portarci a destinazione. Attraverso questi percorsi personalizzati – aggiunge – ho cercato di intercettare le esigenze dei ragazzi, attivando in loro processi personali di avvicinamento alla fede».