Este, nella festa per santa Tecla la messa per il 60° di sacerdote di don Danilo Serena
La messa delle 11 di domenica 25 settembre sarà il cuore della festa per la patrona, la protomartire del 1° secolo, discepola di san Paolo, la cui devozione è profonda nel Padovano. Il ritorno di son Danilo Serena a Este è un'occasione molto attesa per l'enorme affetto che provano per lui quelli che sono stati i suoi parrocchiani dalla fine degli anni Settanta al 2001, quando il sacerdote è diventato vicario generale della diocesi di Padova.
Una devozione antichissima, che conferma quanto profonde siano le radici cristiane a sud dei colli Euganei. Domenica 25 settembre si celebra a Este la festa della patrona, santa Tecla, ricordata nel calendario il 23 settembre di ogni anno.
«La festa – spiega il parroco don Franco Rimano – è prettamente liturgica: la comunità volentieri si ritrova a fine settembre per onorare la sua patrona». Santa del 1° secolo dopo Cristo, probabilmente discepola di san Paolo e venerata tra i “protomartiri” dai bizantini, di lei si sa pochissimo. Il suo culto si diffuse nei primissimi secoli dell’era cristiana sulla spinta missionaria delle origini. «Per raccontare le origini della nostra comunità – sottolinea don Rimano – don Bruno Cogo ha scritto il volume Santa Tecla nella città di Este. Iconografia e storia».
È ancora in restauro la pala di Giambattista Tiepolo, datata 1759, Santa Tecla intercede per la città di Este. «Speriamo di riaverla al più presto per riammirarla, nei suoi colori originali, all’interno del Duomo restaurato».
Cuore della festa è la messa celebrata alle 11, con la presenza di tutte le espressioni della vita parrocchiale e civile di Este. A presiedere la concelebrazione un volto molto amato dagli atestini, don Danilo Serena. «Don Danilo è stato parroco di Este dalla fine degli anni ’70 fino al 2001, anno in cui è stato chiamato dal vescovo Antonio per svolgere il ruolo delicato di vicario generale. Attualmente don Danilo collabora con la parrocchia di Valdobbiadene. È un piacere per noi averlo di nuovo qui, nell’anno in cui celebra i sessant’anni di ordinazione sacerdotale: è una figura significativa per la città, in tanti lo ricordano con affetto e amicizia, un’amicizia che dura fino ai nostri giorni».
Al termine della messa, alle 12.30, in patronato si tiene il pranzo comunitario. Dopo la festa di santa Tecla, la comunità di Este con l’inizio del mese di ottobre darà il via al suo anno pastorale. «Anche noi faremo “una sosta”, come ci dicono gli ordinamenti pastorali. Nell’anno che ci si apre di fronte andremo a continuare la nostra riflessione su come rendere ancor più significativa sia l’iniziazione cristiana che il senso delle celebrazioni che viviamo ogni domenica».
Altro grosso cantiere aperto è quello dei giovani: «Il grande investimento che vogliamo fare per l’universo giovanile riguarda soprattutto la dimensione dell’ascolto. Un buon gruppo di giovani atestini ha partecipato alla Gmg di Cracovia, il patronato è ben frequentato anche dai ragazzi delle società sportive, ora ci interroghiamo su come aiutare i loro percorsi di fede».