"AppassionArti", laboratorio sull'arte per la catechesi
C'è tempo fino al 21 luglio per iscriversi al laboratorio di formazione all'annuncio attraverso l'arte "AppassionArti" che si svolgerà dal 31 agosto al 3 settembre al centro Mericianum sul lago di Garda.
Nel periodo estivo dal 2014 a Desenzano del Garda è attivato un laboratorio di formazione all’annuncio attraverso l’arte, rivolto a operatori pastorali, insegnanti di religione, personale dipendente o volontario dei musei ecclesiastici (e non) e degli uffici beni culturali ecclesiastici, studenti di beni culturali.
Quest'anno il corso, che si svolge dal 31 agosto al 3 settembre al centro di spiritualità Mericianum a Desenzano del Garda, s’intitola “AppassionArti” ed è incentrato sul tema dell’appassionarsi e del compatire, uno dei cinque ambiti del progetto "Secondo annuncio", affrontato da un punto di vista antropologico-filosofico e teologico.
Il laboratorio intende declinare il progetto nel campo delle arti visive presentando anzitutto il tema del secondo annuncio, in generale e sul versante dell’arte, e il quarto ambito del progetto (Maria Grazia Romano e Lucia Vantini).
Verranno quindi raccontate e analizzate due esperienze (“Tessere per essere” del museo diocesano di Trento e “I giovedì culturali” del servizio di pastorale per l’arte Karis di Verona) nell’intento di individuare e invitare a coltivare competenze e attenzioni per buone pratiche che valorizzino il linguaggio artistico e la via della bellezza nell’orizzonte del secondo annuncio.
Nelle due giornate, oltre alla relazione di Yvonne Dohna Schlobitten su “Arte che passione: sviluppo teorico”, si terranno laboratori su “Le persone e la loro storia”, “La Via della bellezza” “La vita buona annunciata”. Nella mattinata conclusiva, dopo la restituzione dei laboratori, l’équipe propone l’elaborazione di criteri per buone pratiche nell’annuncio con l’arte.
L’appassionarsi e il compatire – spiegano gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia – costituiscono una potenziale soglia di fede. Si pensi all’attrattiva del bello e del buono: lo sport, la musica, l’arte, il lavoro, l’amore per la polis che si esprime nella politica. Per contro questa stessa passione diventa compassione e quindi appello al coinvolgimento e alla responsabilità quando ci si trova di fronte al brutto e cattivo, all’ingiustizia e alla violenza, in una parola al volto sfigurato dell’umanità.
«L’arte – spiega Andrea Nante, direttore del museo diocesano e componente dell’equipe Ottagono, gruppo di lavoro pluridisciplinare a cui si deve la proposta del laboratorio – è un’occasione potente di incontro e di secondo annuncio anche perché è uno strumento fondamentale di ricerca interiore, anche quando non assume forme esplicitamente religiose come nell’arte sacra. È un medium straordinario per entrare in relazione con il proprio vissuto sia nell’“appassionarsi” che nel “compatire”. Tutti i “passaggi di vita”, dalla felicità alla separazione, dalla nascita alla morte alla malattia, sono soglie che, rivissute dall’arte, diventano occasione per trovare la parola buona del vangelo. L’arte non è un’esperienza solo estetica, ma può essere un’iniziativa pastorale diventando occasione di rinnovamento».
L’arte – ha avuto modo di sottolineare Yvonne Dohna, docente della facoltà di storia e beni culturali della chiesa dell’università Gregoriana – ha un ruolo nuovo nell’attività evangelizzante non solo nelle chiese, ma anche nei luoghi profani e nei musei. Si notano cambiamenti radicali di metodo e di struttura, nella catechesi e nella pastorale con l’arte, un approccio spirituale-evangelizzante nelle visite guidate che si distinguono dalle visite turistiche, un’integrazione di meditazione e arte nei centri di contemplazione.
L’iscrizione al laboratorio va effettuata entro il 21 luglio, contattando il Mericianum (referenti suor Angela e suor Francesca - tel. 331-7110555 - 030-9120356 - mericianum@inwind.it - karis@diocesivr.it).