35 anni di nido e scuola d’infanzia: è festa a San Domenico
Il 15 e il 22-23 ottobre a Selvazzano Dentro convegni, iniziative e festeggiamenti per il Centro d’Infanzia Maria Montessori, aperto nel 1981, che ha visto passare per le sue aule migliaia di bambini e rappresenta un luogo di straordinaria importanza per la vita del quartiere.
La scuola è luogo dove le generazioni si intrecciano
I bambini di un tempo, ora padri e madri, consegnano ai loro figli parole nuove e antiche mentre i nonni di oggi, madri e padri di un tempo, stringono con i nipoti nuove alleanze e complicità. Generazioni di insegnanti, educatori e animatori, consegnano oggi quanto essi stessi hanno a loro volta ricevuto. È con questo sentimento di meraviglia e di gratitudine che il Centro d’Infanzia Maria Montessori di Selvazzano Dentro celebra i suoi 35 anni di vita, invitando tutta la comunità ad una comune riflessione sul tema della continuità educativa.
Era il lontano 1981 quando la scuola apriva i battenti
«Il parroco di allora, don Gino Zambonin, aveva saputo che il comune voleva destinare un nuovo stabile a una scuola d’infanzia e si spese molto, assieme ad alcune famiglie, perché fosse la parrocchia di San Domenico a riceverla in gestione»: a parlare è Antonio Berto, che in quella scuola ha visto crescere tre figli e che da 20 anni presiede il comitato di genitori che gestisce il Centro.
Il progetto del parroco era chiaro: la Montessori avrebbe dovuto essere un punto di riferimento non solo per la parrocchia ma per tutto il quartiere, nato pochi anni prima e in buona parte popolato di giovani coppie provenienti da altri parti e senza punti di riferimento. Un compito finora assolto con successo: oggi la scuola è una realtà che provvede a 230 bambini tra nido e scuola d’infanzia e impiega 25 persone tra educatrici e personale di servizio.
«In 35 anni abbiamo avuto grandi soddisfazioni: sia nella qualità del servizio, continuamente certificato dai controlli e dalla soddisfazione degli utenti, che come legame con il territorio, non solo comunale – continua Berto – Difficoltà? Quelle di tutte le scuole paritarie, in particolare quando si richiede, come in questo caso, un grosso impegno su base volontaria da parte delle famiglie».
La gestione della scuola, tra pulizie, approvvigionamenti e contratti, va infatti seguita giornalmente.
Poi c’è la questione dei finanziamenti: oggi circa il 66% è costituito dalle rette e il rimanente da fondi pubblici, che però spesso arrivano a singhiozzo e con mesi di ritardo. «Spesso siamo costretti a navigare nell’incertezza; inoltre alcuni importi sono fermi da anni, mentre intanto i costi sono cresciuti enormemente». Difficoltà note, ripagate però dagli obiettivi raggiunti: «Lavorare per i bambini e con le famiglie è entusiasmante e ripaga sempre dalle fatiche. Del resto fin dall’inizio non volevamo solo dare un servizio, ma costruire un luogo per l’accoglienza e l’integrazione».
Proprio per festeggiare e fare memoria di quest’esperienza il Centro organizza una serie di conferenze ed eventi
Saato 15 e 22 ottobre sono previste due giornate di studio e confronto su temi fondamentali come le relazioni, l’educazione per la fascia 0-3 anni e il rapporti bambini-nonni.
Domenica 23 la festa vera e propria con la messa alle 9.30, la premiazione del concorso aperto alle scuole del territorio e il gran spettacolo teatrale aperto a tutti i bambini a cura della compagnia Fantaghirò.
Per informazioni: tel. 049.638155;www.centroinfanziamontessori.it