Per il direttore dell'Ufficio nazionale Cei per la pastorale delle vocazioni, don Michele Gianola, "la vocazione ha a che fare con la vita, e la vita non risponde alle logiche della tecnica. Non ci sono strategie da attuare, problemi da risolvere, non dal punto di vista ingegneristico, non è così che si trasmette la vita".
Chiesa nel mondo
La sosta in preghiera davanti alla tomba e la messa davanti alla cattedrale affacciata sul porto. Sono i momenti salienti della visita pastorale ad Alessano e Molfetta, in memoria e in omaggio a don Tonino Bello, a 25 anni dalla morte. La sintonia tra due vescovi e il sogno di una Chiesa "contempl-attiva" che accorcia le distanze, innamorata di Dio e appassionata dell'uomo. Per lottare contro la povertà e costruire la pace, senza ritardi e senza cedere al disfattismo
Penso alla straordinaria esperienza degli incontri di Quaresima e di Avvento che viveva con i giovani. La Cattedrale si riempiva per ascoltare le sue parole vibranti.
"L’Europa è un progetto di pace ed è sempre stata un progetto di solidarietà, chiamata per vocazione a lavorare per il bene comune". Intervista a monsignor Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione degli episcopati dell'Unione europea (Comece) all'indomani del suo incontro con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue. E riguardo alle parole del presidente francese Macron, commenta: "'Guerra civile' è una parola molto forte. Ma designa molto bene lo spettro di ombre che possono sovrastare l’Europa, se non si agisce e soprattutto se non si è sufficientemente coscienti del pericolo"
Il tema dei giovani è stato al centro del 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane che ha riunito dal 16 al 19 aprile ad Abano Terme (Padova) oltre 600 direttori e operatori di 220 Caritas diocesane. Il bilancio del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana e di mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana
Aspettando Francesco il 20 aprile, quando il Papa renderà omaggio a don Tonino Bello ad Alessano e Molfetta, la testimonianza del parroco di Tricase, don Flavio Ferraro, e di don Salvatore Leopizzi, parroco a Gallipoli e amico di una vita.
Thomas Evans, papà del piccolo Alfie ha incontrato ieri mattina Papa Francesco prima dell’udienza in Piazza San Pietro. L’appello dopo la catechesi: “Vorrei ribadire e fortemente confermare che l’unico padrone della vita dall’inizio alla fine naturale è Dio, e che il nostro dovere è fare del tutto per custodire la vita”.
Il 20 aprile sono attese ad Alessano 20mila persone ad accogliere il Papa. L'eredità di don Tonino Bello raccontata dal vescovo e dal sindaco
“Quell’uomo non aveva il dono della fede, non era credente, ma ha fatto battezzare i figli. Aveva il cuore buono. E lui ha il dubbio che il papà, per non essere stato credente, non sia in Cielo. Chi dice chi va in Cielo è Dio. Ma come è il cuore di Dio davanti ad un Papà così? Come è? Come sembra a voi?… Un cuore di papà! Dio ha un cuore di papà. E davanti ad un papà, non credente, che è stato capace di battezzare i figli e di dare loro quella bravura ai figli, voi pensate che Dio sarebbe capace di lasciarlo lontano da sé?”.
Alla vigilia della visita pastorale del Papa nella parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale, il parroco don Roberto Cassano traccia al Sir l'identikit di quella che definisce "una doppia parrocchia". E smentisce alcuni luoghi comuni sulla "periferia della periferia" ovest della Capitale. Poi rivela: Francesco costeggerà in macchina il Serpentone.
“La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società nello scenario di un sistema economico che mette al centro consumi e profitto e finisce per schiacciare le esigenze del lavoro”.
Il "mea culpa" di Francesco in una lettera ai vescovi del Cile: "Penso di poter affermare che tutte le testimonianze raccolte parlano in modo scarno, senza additivi o edulcoranti, di molte vite crocifisse"
"Nicodemo non capiva la logica di Dio, che è la logica della grazia, della misericordia, per cui chi diventa piccolo è grande, chi diventa ultimo è primo, chi si riconosce malato viene guarito".
Una settimana dopo la Pasqua cattolica, in Europa orientale è arrivata la Pasqua ortodossa, che quest’anno cadeva domenica 8 aprile. Anche se rispecchiano la stessa tradizione apostolica, i riti ortodossi variano da quelli cattolici. Venerdì santo si celebra il funerale di Cristo mentre il Sabato santo ogni anno a Gerusalemme scende il fuoco sacro. In futuro una data comune?
I santi non sono solo quelli già beatificati o canonizzati, ma anche quelli della "porta accanto". Ne è convinto il Papa, che nella sua terza esortazione apostolica, "Gaudete et exsultate", traccia l'identikit del cristiano a partire dalle Beatitudini e ammonisce: la situazione dei migranti non è "marginale" o secondaria rispetto ai temi "seri" della bioetica. Il senso dell'umorismo e la lotta contro il diavolo. "No" a gnosticismo e pelagianesimo. Il dono del discernimento.