Palazzo Zabarella la mostra su Matisse, Picasso, Modigliani, Mirò... A matita o carboncino il ritratto di un’epoca

A Palazzo Zabarella apre la mostra su Matisse, Picasso, Modigliani, Miró e i capolavori del disegno

Palazzo Zabarella la mostra su Matisse, Picasso, Modigliani, Mirò... A matita o carboncino il ritratto di un’epoca

Il disegno, spesso in passato considerato minore rispetto ad altre arti, acquista soprattutto nel Novecento un inedito protagonismo, quasi a divenire – nella sua fragilità e incompiutezza – il ritratto più fedele dell’epoca in cui viviamo. Sembra essere questa l’idea alla base della nuova grande mostra a Palazzo Zabarella: “Matisse, Picasso, Modigliani, Miró. Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble”, organizzata dalla Fondazione Bano in collaborazione con il museo francese e il Comune di Padova. Dal 5 ottobre al 12 gennaio 2025 il pubblico potrà gustare 130 opere, in particolare disegni, di 47 artisti protagonisti delle avanguardie postimpressioniste del 20° secolo, provenienti da una delle collezioni più importanti di Francia. «Con questa mostra – spiega Federico Bano, presidente dell’omonima fondazione – abbiamo voluto proporre un approccio originale per comprendere le sperimentazioni che hanno rinnovato profondamente la visione e la rappresentazione della realtà». L’idea che il disegno sia solo una forma preparatoria per dipinti o sculture viene sfidata, mettendo in luce l’autonomia e la sperimentazione di cui è stato protagonista nel corso del secolo. Il percorso espositivo si sviluppa lungo cinque sezioni tematiche che attraversano l’evoluzione dell’arte moderna a Parigi, nel corso della prima metà del Novecento capitale mondiale della cultura. Gli artisti esposti, da Matisse a Picasso, da Miró a Modigliani, offrono uno spaccato dei movimenti che hanno ridefinito l’arte: dal neo-impressionismo al cubismo, dal dadaismo al surrealismo, fino all’astrazione. In particolare Henri Matisse, il cui lavoro è ampiamente rappresentato in mostra, è uno degli artisti che meglio esemplifica la libertà creativa nel disegno. La sua serie “Jazz”, realizzata con la tecnica del decoupage, è un capolavoro che unisce colori brillanti e forme fluide, evocando un senso di dinamismo e leggerezza; da questo punto di vista le sue opere presenti a Padova rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso la sua carriera, dai nudi femminili dei primi anni del secolo fino alle esplorazioni grafiche degli anni Quaranta. Altrettanto significativa è la presenza in mostra di Pablo Picasso, con una selezione di opere che abbraccia le diverse fasi della sua carriera: se nelle ardite composizioni cubo-futuriste la forma viene scomposta e ricomposta secondo logiche innovative, il magnifico “Ritratto di Olga” (1921) testimonia al contrario il ritorno alla figurazione dopo le sperimentazioni, nella ricerca dell’equilibrio e della classicità delle forme che caratterizzerà una parte importante delle opere dell’artista catalano. La mostra prosegue con una sezione dedicata a dadaismo e surrealismo, decisivi nel rivoluzionare il concetto di rappresentazione, con opere di Jean Arp, Francis Picabia e Joan Miró, per arrivare negli anni Venti e Trenta al ritorno alla rappresentazione della figura umana dopo le sperimentazioni astratte delle avanguardie: una tendenza testimoniata dai ritratti intensi e stilizzati di Amedeo Modigliani e dalle opere di Aristide Maillol. L’ultima parte della mostra si concentra sull’astrazione, esplorata attraverso le opere di personaggi del calibro di Alexander Calder, noto al grande pubblico soprattutto per le sue sculture mobili, e Mark Tobey, che si ispira alla calligrafia orientale per creare segni che fluiscono sulla carta in un ritmo lirico e spontaneo.

Un universo artistico poco esplorato

La mostra “Capolavori del disegno” rappresenta un’occasione unica per immergersi in un universo artistico spesso poco esplorato. Le opere su carta, con la loro immediatezza e fragilità, rivelano il lato più intimo e sperimentale dei grandi maestri dell’arte moderna, permettendo al pubblico di scoprire il processo creativo che sta alla base dei capolavori del secolo scorso.

Un viaggio tra i disegni di artisti del 20° secolo
Amedeo-Modigliani-ritratto

Le opere in mostra, 130 opere per 47 artisti dei principali movimenti artistici del 20° secolo, raramente esposte al pubblico per ragioni conservative, spaziano da materiali classici come il carboncino e l’acquerello, fino a tecniche più moderne come il collage e il decoupage, offrendo un’esperienza visiva insolita e coinvolgente. Info biglietti: www.zabarella.it

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