Vaccini ai paesi più fragili, Iacomini (Unicef): “Bene Speranza sul Patto di Roma”
Il portavoce di Unicef sulla prima riunione dei ministri della Salute del G20. “Colpiti dalla parole del ministro. In linea con l’azione che l’Unicef sta conducendo con il programma Covax”
“Desideriamo esprimere grande soddisfazione per gli esiti della prima riunione di ieri dei Ministri della Salute del G20. Ci hanno colpito in particolar modo le parole del ministro della Salute italiano Roberto Speranza che ha parlato di ‘Patto di Roma’ per garantire non solo il rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali ma anche per non lasciare indietro nessuno e garantire vaccini anche ai paesi più fragili”. E’ il commento di Andrea Iacomini portavoce di Unicef Italia.
“Questa affermazione è assolutamente in linea con l’azione che l’Unicef sta conducendo ogni giorno a livello globale attraverso il programma Covax che sostiene 92 paesi a medio e basso reddito che non possono permettersi di pagare da soli i vaccini contro il Covid-19 per cercare di garantire lo stesso accesso e le stesse tempistiche dei paesi a più alto reddito e che abbiamo illustrato pochi mesi fa in un incontro bilaterale proprio al ministro Speranza ”.
“Siamo da subito disponibili a fornire tutto il nostro contributo per dare sostegno al Governo sugli impegni contenuti nel Patto di Roma nella consapevolezza che non c’è e non ci sarà sicurezza per nessun Paese al mondo nella lotta contro il Covid se non ci sarà equità nella diffusione dei vaccini. Covax rappresenta anche una grande rivoluzione sociale e culturale che speriamo trovi l'impegno di tutti”, conclude Iacomini.