Stupirsi con gli altri. Immaginare, pazienza e insieme con Daniela Pipinato e Guido Marangoni

Immaginare, pazienza e insieme sono i tre significati per questo nuovo cammino che tutti possiamo rendere unico, ogni giorno. La piccola sarta di casa cuce ogni gesto e parola con “insieme”, la ripete spesso, forse per ricordare che le cose importanti «le hai rivelate ai bambini»

Stupirsi con gli altri. Immaginare, pazienza e insieme con Daniela Pipinato e Guido Marangoni

C’è stata un bella e accesa discussione tra di noi per scegliere le parole da condividere. Sì perché la verità è che tanti, tantissimi sono i sentimenti che in questi mesi accompagnano le giornate di ognuno di noi e ogni emozione richiama una parola.

Ci siamo accorti che tutte le parole che ci accompagnano in qualche modo ci invitano a immaginare un domani che non desideriamo migliore, ma semplicemente normale o forse solo carico di quella speciale normalità che avevamo data per scontata. Per questo la prima parola che abbiamo scelto come augurio per il nuovo anno è immaginare. Abbiamo bisogno di immaginare, abbiamo bisogno di fondere sogni, desideri e ricordi per tornare a vedere la bellezza. L’immaginare di ognuno di noi non è un esercizio di fantasia, ma è strettamente legato alla creatività ed è ciò che di più vicino abbiamo al creare, al creato e al Creatore. Siamo tutti un po’ stanchi per una situazione che sembra rimandare continuamente la sua conclusione e l’immaginare, in qualche modo, ha a che fare con un’attesa feconda, un immaginare che qualcosa, anzi Qualcuno, si manifesti esattamente con la pienezza provata nell’Avvento appena trascorso.

Ma pensando e condividendo questo immaginare, colorando e riempiendo questa attesa non possiamo tralasciare una parola uscita dalle nostre bocche all’unisono come un piccolo coro in questa leggera armonia: la pazienza. Un sorriso attraversa i nostri volti nel nominarla. La pazienza dell’attesa, la pazienza della creatività, la pazienza dell’immaginare, la pazienza per incontrare. È una parola e un atteggiamento potente perché ha spesso a che fare con un altro o con degli altri. La pazienza di attendere l’alba, lo sbocciare di un fiore, il sorriso di chi ami, la mano tesa di chi è lontano nel cuore. La pazienza ci aiuta a lasciare spazio allo stupore e alla sorpresa. Già perché stupore e meraviglia non possiamo generarli da soli. Abbiamo bisogno di qualcuno che si meravigli davanti a un nostro gesto d’amore e abbiamo bisogno di qualcuno che ci stupisca, ci sorprenda.

Ma pazienza ha a che fare anche con la delusione di gesti non compresi, di parole fraintese e quindi talvolta anche di risposte sbagliate. Pazienza che si nutre di speranza per rilanciare nuovi tentativi e possibilità. Pazienza rivolta anche all’interno, verso quella parte di ombra e fragilità che appartiene a ognuno di noi e che qualche volta vorremmo eliminare o nascondere. In questo vortice di pensieri e riflessioni è la nostra piccola Anna a suggerire l’ultima parola che restituisce senso a tutte le parole buone che abbiamo nel cuore: insieme. Anna la ripete spesso, forse per ricordarci che le cose importanti «le hai rivelate ai bambini», o forse perché nulla avrebbe veramente senso se non venisse fatto insieme. È la nostra piccola sarta che usando questa parola come un gomitolo riesce a ricucire piccoli strappi e a ricamare delicatamente altre parole che forse rimarrebbero vuote. Per non perderci abbiamo un piccolo gesto: ci benediciamo. Diciamo reciprocamente bene di noi, alla sera, prima di dormire. Benedire è proprio questo ed è un piccolo e sano allenamento per immaginare la parte migliore e con pazienza tenere insieme tutte le parole.

Tre parole per un anno da vivere con consapevolezza
agenda2021-2022

Come a ogni partenza, anche la Difesa vuole augurare qualcosa di speciale per questo 2022 con ciò che più le appartiene da sempre: le parole. Per voi, dunque, abbiamo chiesto ad alcuni amici lettori tre significati che potessero ispirare, con fiducia, questo nuovo incipit, affinché accompagnino qualsiasi direzione scegliate di intraprendere, qualsiasi pagina abbiate nel cuore di scrivere.

La pazienza

«È la pazienza che racchiude in sé il germe, non solo della speranza, ma anche del tempo. Ci vuole pazienza nel seminare, ci vuole pazienza nel rilanciare, ci vuole pazienza per accogliere». Sono sempre parole di Daniela e Guido che hanno accolto l’invito della Difesa a tracciare le tre parole da custodire per il 2022. Daniela Pipinato è piscologa clinica e mediatrice familiare, mentre Guido Marangoni è ingegnere informatico, insegna Informatica all’Università di Padova, ama scrivere e raccontare sui palcoscenici “buone notizie” e la potenza della fragilità.

Daniela Pipinato e Guido Marangoni

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