Lavoro, Asvis: necessario un patto per l'occupazione giovanile
Oggi nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2021, l'Asvis ha organizzato l'evento nazionale "Il patto per l'occupazione giovanile", per dare concretezza all'impegno delle istituzioni su questo tema...
Oggi nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2021, l'Asvis ha organizzato l'evento nazionale "Il patto per l'occupazione giovanile", per dare concretezza all'impegno delle istituzioni su questo tema. L'evento ha visto la partecipazione del presidente dell'Alleanza, Pierluigi Stefanini, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, la presidente del Consiglio nazionale dei giovani, Maria Cristina Pisani, il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, il Capo Area Politiche per lo Sviluppo della Cgil, Riccardo Sanna, la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, il direttore dell'Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria, Pierangelo Albini, la presidente nazionale di Confesercenti, Patrizia De Luise, il vicepresidente di Confagricoltura, Sandro Gambuzza, il presidente dell'Alleanza delle Cooperative italiane, Mauro Lusetti, e il presidente della Cna, Daniele Vaccarino.
"L'occupazione giovanile è un tema centrale per l'Agenda 2030: riguarda i diritti delle generazioni che verranno", ha commentato Pierluigi Stefanini, che ha aggiunto: "Abbiamo il dovere di garantire che possano avere le stesse opportunità di cui abbiamo beneficiato noi".
Come sottolineato nel sesto rapporto annuale dell'Asvis, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (asvis.it), presentato il 28 settembre, l'Italia presenta delle criticità per quanto riguarda i dati di occupazione giovanile.
La quota di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano è aumentata nel corso del tempo (Neet), raggiungendo a fine 2020 il 23,3%, uno dei livelli peggiori tra le economie avanzate nel mondo. L'Alleanza ha proposto fin dal 2020 la nascita di un Patto per l'occupazione giovanile, che veda il governo prendere impegni concreti in accordo con le parti sociali per raggiungere entro il 2030 una forte riduzione della percentuale di Neet, in linea con gli obiettivi fissati dal piano d'azione per attuare il Pilastro europeo dei diritti sociali, che ha definito come target un totale inferiore al 9%.
"Cogliamo volentieri l'invito dell'Asvis a definire un Patto per l'Occupazione giovanile come strumento per sistematizzare le misure a impatto generazionale e per promuovere un approccio integrato alla strategia per i giovani e all'elaborazione di politiche giovanili", ha commentato Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale dei Giovani, durante la sua partecipazione all'evento. Il Cng chiede in particolare di integrare il Patto con alcune misure fondamentali: il contrasto del fenomeno dei tirocini non retribuiti in linea con la risoluzione del Parlamento europeo Com (2020) 276, la realizzazione di una riforma, condivisa con le parti sociali, dell'apprendistato professionalizzante semplificando i numerosi oneri burocratici vigenti, l'allocazione di incentivi per l'autoimprenditorialità giovanile e infine la riforma dei servizi pubblici per l'impiego, innalzando i livelli di competenze degli operatori e assumendo figure specialistiche. (DIRE)