È ora di dire basta. Dopo cinque mesi, tacciano le armi
È giunto il momento di dire basta e di dirlo con tutta la voce che abbiamo in gola. Dopo cinque mesi di una guerra che non sarebbe mai dovuta cominciare bisogna fare un passo avanti e prendere posizione. Occorre scongiurare il rischio drammatico che il conflitto in Ucraina si incancrenisca e possa durare anni o lustri.
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Il pensiero va ai bambini, ai ragazzi e agli adulti che hanno subito l’invasione perdendo la loro casa, gli affetti più cari, le opportunità che si stavano costruendo, fino a perdere la vita. La crudezza delle immagini che ci arrivano dal fronte ucraino non ci consentono alibi: la guerra è sempre barbara e disumana, non ci sono compromessi possibili, mediazioni sensate che possano ammettere l’utilizzo delle armi, perché queste si traducono inevitabilmente nella negazione dell’umanità stessa. E sono ragionamenti fatti...