Dimissioni volontarie in aumento. Il lavoro non è più padrone. La Lettera.d. suor Francesca Fiorese
Un ritornello, un tempo di sosta, una situazione inedita e quanto si muoveva sotto traccia viene in evidenza. La notevole crescita del numero di dimissioni volontarie è un fenomeno che ha trovato una forte spinta nel contesto di oggi, ma era manifesto già da anni e trova le sue ragioni anche nella diffusa cultura della deprecata fatica.
Quale figlio i cui genitori svolgevano o ancora svolgono un lavoro pesante, manualmente gravoso, mentalmente monotono, costretto da turni snervanti, in condizioni a rischio, non si è sentito dire: «Studia, per non fare la fatica che ho fatto io»? E quanti ricordano o vedono sul volto spento del proprio padre l’insoddisfazione per aver scelto un lavoro solo per la sicurezza dello stipendio, annullando ogni altra pretesa di realizzazione, oppure negli occhi della propria madre scorgono il rimpianto della professione stroncata...