Ambiente e sviluppo sostenibile entrano in Costituzione. “Un traguardo fondamentale”

Grande soddisfazione da parte delle associazioni e della società civile per una norma votata dalla Camera che introduce in Costituzione la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità. Legambiente: “Notizia storica”. Asvis: “Italia sempre più in cammino verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030”

Ambiente e sviluppo sostenibile entrano in Costituzione. “Un traguardo fondamentale”

Ieri pomeriggio la Camera dei Deputati ha detto “sì” - in quarta e definitiva lettura e con maggioranza qualificata - alla proposta di legge che inserisce in Costituzione la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità. Una passaggio importante, un traguardo che molti attendevano da tempo, in primis movimenti e associazione ambientaliste e della società civile. Si tratta di un testo di riforma costituzionale di portata sicuramente storica, visto che contiene la prima modifica in assoluto apportata ai principi fondamentali dal 1948 ad oggi.
In particolare, la proposta di legge approvata modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Nell’articolo 9 si afferma che “La Repubblica (…) tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Nell’articolo 41 si afferma, invece, che “L’iniziativa economica privata (…) non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente” e che “la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
Ovviamente le reazioni non si sono fatte attendere.

“Il via libera definitivo arrivato dalla Camera alla proposta di legge che prevede l'inserimento nella Costituzione della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi rappresenta una bellissima e storica notizia per il nostro Paese. Stiamo parlando di un tema cruciale legato al nostro Pianeta, al centro delle politiche mondiali, europee e delle mobilitazioni dei giovani, che non poteva mancare tra i principi fondamentali della nostra bellissima Costituzione”, afferma Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Che continua: “Ora l'auspicio è che il nostro Paese passi anche dalle parole ai fatti affrontando con più decisione e concretezza i grandi temi ambientali, a partire dalla lotta alla crisi climatica e dalla diffusione degli impianti a fonti rinnovabili, e i tanti problemi irrisolti con interventi, riforme - come l'introduzione dei delitti contro la flora e la fauna che ancora manca all'appello - e azioni che vadano nella direzione della sostenibilità ambientale, dell'innovazione e della giusta transizione ecologica ed energetica”.

Asvis: “Italia in cammino verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030”

Per i presidenti dell’ASviS, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, la riforma rappresenta “un cambiamento fondamentale, un passo in avanti con cui il Paese ha superato un traguardo fondamentale e si incammina in modo ancora più diretto verso l’orizzonte della sostenibilità indicato dall’Agenda 2030. La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sono da oggi dei diritti costituzionali, dei principi chiave con cui si garantisce il benessere per i cittadini di oggi e per le future generazioni”.

Fin dalla nascita sei anni fa, l’ASviS ha avviato un dialogo costante e trasversale con le forze politiche affinché il concetto di sviluppo sostenibile venisse incluso nella Costituzione Italiana, seguendo con attenzione l’iter che ha portato alla formulazione della Proposta oggi finalmente approvata. “Un ringraziamento particolare va al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini che, come fondatore e portavoce dell’Alleanza per cinque anni, ha dato un impulso fondamentale al raggiungimento di questo obiettivo”, continuano Mallen e Stefanini, richiamando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel discorso di insediamento per il secondo mandato, ha esortato il governo a rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale e a porre le basi di una stagione nuova di crescita sostenibile del nostro Paese e dell’Europa.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)