Sempre meno imprenditori giovani a Padova: meno 257 in un anno, meno 2118 negli ultimi sette. L'allarme di Confapi
Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, evidenzia come la diminuzione (del 3,8%) sia in atto da diversi anni e sia leggermente peggiore della media italiana (-3,2%). Il presidente nazionale dei Giovani Confapi: «Le opportunità del fare impresa sono riservate a chi davvero scelga questa strada e non a chi la imbocchi per “necessità” come alternativa al lavoro dipendente. Noi stiamo cercando di trasferire competenze nelle aziende».
I giovani che decidono di avviare una propria attività imprenditoriale? Sono sempre di meno. A Padova le imprese a partecipazione maggioritaria di under 35 al 31 dicembre 2018 erano 6.474, con un calo di 257 rispetto all’anno precedente. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, è andata a esaminare i dati messi a disposizione della Camera di commercio e li ha rapportati alla situazione nazionale. Le imprese giovanili incidono per il 7,4% sul totale delle imprese della provincia (7,9% al netto delle attività agricole). La diminuzione è del -3,8% e prolunga la tendenza in atto da diversi anni, dopo il -4,4% del 2017. Un dato più accentuato rispetto a quanto avviene in Veneto (-2,9%: sono 33.188, con una diminuzione di 991 dal 2017) e in Italia (-3,2%: sono 501.970, un calo di 16.766 rispetto a dodici mesi prima).
Questa riduzione nella provincia è determinata dal minor numero di imprese giovanili che si riscontra nei principali settori in cui sono attive e in particolare nelle costruzioni (-1,5%), nel manifatturiero (-8,2%), nel commercio (-6%) e in misura inferiore anche per alloggio-ristorazione (-2,6%) e altri servizi personali (-1,4%). Allargando la prospettiva, nell’arco dei sette anni compresi fra il 2011 e il 2018 si è passati da 8.592 imprese padovane in mano ad under 35 alle 6.474 di oggi: un vero crollo, con una diminuzione di 2.118.
Ma come interpretare questi dati? Il padovano Jonathan Morello Ritter, presidente nazionale dei Giovani imprenditori di Confapi, spiega: «Intanto c’è un problema di accesso ai capitali: sappiamo dai dati che molte nostre aziende nascono piccole e rimangono tali, con una media nazionale di 5 addetti ciascuna. Sono imprese sottocapitalizzate, con difficoltà di accesso al credito, difficoltà che gli accordi di Basilea hanno accentuato perché tarati per le grandi aziende». Un’altra difficoltà delle pmi, evidenziata anche dalle ultime rilevazioni Unioncamere Excelsior, «è quella di trovare personale adeguato alle necessità produttive. In un caso su 4 la persona da assumere è di difficile reperimento e, in alcuni settori, anche in un caso su 2. Più qualificata è la posizione ricercata, più difficile è trovarla sul mercato. Sia che si tratti di manager sia che si tratti di operai specializzati».
Per le pmi permane, poi, il grande ostacolo «di un costo del lavoro troppo elevato. Ridurre il cuneo fiscale sull’utile dell’impresa per una piccola azienda è poco significativo: bisogna proprio diminuire le tasse». In questo scenario, osserva Morello Ritter, «le opportunità del fare impresa sono riservate a chi davvero scelga volontariamente questa strada e non a chi la imbocchi per necessità, pensandola come alternativa al lavoro dipendente. Chi diventa imprenditore per “necessità” rischia 10 volte tanto rispetto a chi lo fa con competenza e passione. In Italia un’azienda su due chiude nei primi 5 anni di vita: per questo, come Giovani imprenditori Confapi, stiamo cercando di portare competenze nelle aziende anche attraverso iniziative come quella portata avanti con successo da S.PA.D.A., la Scuola Padovana di Direzione Aziendale, da poco ripartita sul territorio e che potrà essere replicata su vasta scala. Fondamentale, inoltre, è ridare alle persone la fiducia nell’imprenditore, che investe tutto nella sua azienda, che è la sua famiglia».
Proprio attraverso S.PA.D.A. si passa dalle parole ai fatti. Confapi Padova, con l’obiettivo di trasferire competenze alle aziende, è ripartita con la scuola di alta formazione che, fino al 1° giugno, ospiterà nelle sale del Chiostro dei Salesiani di Monteortone (Abano Terme) oltre 50 fra imprenditori e manager con i corsi “Executive HR management: Lavoro talento, persone”, “Executive Strategy” ed “Executive Marketing”.
Fonte: Ufficio Stampa Confapi Padova