Missione giovani dei seminaristi. Risposte concrete al «vieni e vedi»
Missione giovani. I seminaristi del Maggiore hanno condiviso una settimana con i coetanei, ma non solo, di Caselle de’ Ruffi, Murelle e Vigorovea
Sono ormai 23 anni di vita per la Missione giovani: una settimana in cui il Seminario maggiore di Padova è solito “trasferirsi” in una o più parrocchie della nostra Diocesi. Durante questi giorni i seminaristi condividono la vita della parrocchia e la sua sequela del Signore, collaborando per arricchirla di preghiera, testimonianza, incontri, attività rivolte in particolare ai giovani, ma non solo. Finora tale iniziativa si è sempre svolta in settembre, aprendo di fatto l’anno formativo del Seminario. Tuttavia quest’anno – nel tentativo di rinnovare questa proposta, ma anche alla luce del nuovo calendario adottato dalla Facoltà teologica del Triveneto frequentata dai seminaristi – gli educatori hanno pensato di provare a cambiare le date dell’evento, vissuto quindi dal 4 al 12 febbraio, prima dell’inizio del secondo semestre di lezioni. Le Missioni giovani hanno visto impegnati una decina di seminaristi nelle parrocchie di Caselle de’ Ruffi e Murelle, sette in quella di Vigorovea. La preparazione alla settimana è stata gestita dai due gruppi di seminaristi con metodi differenti, ma le due missioni sono state unite dalla stessa fede, dalla stessa intenzione di fondo, e in particolare da un brano del Vangelo di Giovani preso come riferimento: Natanaele, invitato da Filippo, va e vede il Signore Gesù. Essendo visto da lui e avendoci parlato insieme, professa la sua fede: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!» (1,45-51). Al termine dell’esperienza, don Mirco Zoccarato, parroco di Caselle de’ Ruffi e Murelle, è entusiasta: «Questi giorni appena trascorsi sono stati una bella benedizione e una vera grazia, per cui ringraziare il Signore e tutti quanti hanno partecipato o sostenuto l’iniziativa! Nelle diverse esperienze vissute – le fraternità in canonica, l’accoglienza in famiglia, le varie celebrazioni, gli incontri serali, tra le case con i giovani e in tanti altri momenti informali – credo possiamo rispondere, assieme a Natanaele, a quella domanda del Vangelo: “Sì, in questi giorni abbiamo trovato ben più di qualcosa di buono!”». Da parte sua don Daniele Vignotto, parroco di Vigorovea, commenta così: «L’esperienza della Missione giovani è stata stimolante per tre motivi. Il primo: se all’inizio si è faticato a trovare una risposta, questa situazione ha permesso di vivere una settimana in crescita, culminata con la veglia e una messa finale molto sentita. Il secondo, e non è da poco, la fraternità che si è creata nella nostra canonica: è un annuncio non scontato. Il terzo è che il Vangelo si è fatto vivo: “Vieni e vedi”. Prima vieni e poi vedi. Chi si è lasciato incontrare, chi ha avuto fiducia nell’annunciatore, chi ha accolto quel “vieni e vedi” e non “vedi e poi vieni” si è dato la possibilità di ricevere tanto. Spero che, in tutto questo, qualcuno possa leggere l’incontro con il Signore risorto. Mi resta una domanda per il futuro: questi giovani chi li potrà accompagnare?».
Le testimonianze di alcuni seminaristi e giovani che hanno partecipato alle attività sembrano confermare la bontà che i due parroci hanno sottolineato. Marco Baggio commenta: «A Vigorovea, la Missione giovani ha coinvolto la comunità e noi seminaristi in un’esperienza di grazia: incontrare i giovani nelle case, la fraternità in canonica, i momenti di preghiera e la spontaneità di alcuni gesti sono stati proprio una ricchezza». Sul fronte di Caselle de’ Ruffi e Murelle, invece, i giovani che hanno condiviso la vita per una settimana hanno scritto una lettera commovente, esprimendo ciascuno un pensiero sulla Missione giovani. Tra tutti, riportiamo i primi due: «Dalle domande nascono altre domande in un circolo che può non concludersi. È stato davvero stimolante poterle esporre e confrontarsi con i seminaristi che, da un altro punto di vista, possono aiutarti a trovare le risposte» (Benedetta). «La fraternità mi lascia una maggiore consapevolezza che fatiche e debolezze sono naturali e che non si è mai soli come si pensa, ma anzi c’è sempre qualcuno pronto a sostenerti e aiutarti» (Maila).
Filippo Friso
Appuntamento il 10 marzo con la Scuola di preghiera
Dopo il quinto appuntamento, che si è tenuto “in trasferta” a Murelle e Vigorovea – nell’ambito della Missione giovani, la Scuola di preghiera torna in Seminario maggiore lunedì 10 marzo dalle 20 alle 23.
Dieci parole, dal 17 febbraio al Maggiore
Prosegue in Seminario maggiore, dopo il primo incontro di lunedì 13, l’itinerario delle Dieci parole. Appuntamento ogni venerdì dal 17 febbraio, dalle 21; la proposta è curata da don Raffaele Gobbi con una équipe.