Maserà. Formati non solo per il grest

Maserà. Un centinaio di adolescenti è coinvolto, da novembre scorso, in un percorso per allenarsi a essere animatori affidabili e credibili. Sono accompagnati da sette adulti della parrocchia

Maserà. Formati non solo per il grest

Oltre cento adolescenti della parrocchia di Maserà sono coinvolti in questi mesi nella preparazione del grest estivo nel ruolo di animatori; un gruppo imponente chiamato a raccolta da alcuni adulti della parrocchia che da qualche anno si sono impegnati, su stimolo dell’ufficio di Pastorale dei giovani e con la supervisione del parroco don Roberto Barotti, a formare in modo sistematico questi ragazzi. Un grande sforzo, studiato e pianificato nei particolari, che ha l’obiettivo di farli arrivare all’appuntamento di giugno motivati e preparati. Negli scorsi mesi i ragazzi di prima superiore hanno ricevuto una lettera personalizzata in cui ciascuno veniva invitato a far parte della “grande famiglia” del grest, insieme ai più grandi già coinvolti negli anni precedenti.

«Abbiamo pensato a un progetto formativo strutturato, che possa rimanere nel tempo ed essere riproposto – spiega Guido Tassoni, uno dei sette adulti impegnati nell’organizzazione del grest e nella formazione dei giovani animatori – Abbiamo constatato che i ragazzi, dopo il Covid, hanno voglia di riprendersi la loro vita e la modalità di coinvolgimento adottata risulta per loro attrattiva. Quello che proponiamo è un ciclo di cinque incontri formativi, supportati da alcune video- storie, che presentano ciascuno due momenti: una prima parte centrata sul gioco, dove sperimentare il valore da trasmettere ai bambini durante l’attività estiva; una seconda parte centrata sulla riflessione, prima partecipata, poi presentata da animatori già formati». Nel primo appuntamento, tenutosi lo scorso novembre, i ragazzi sono stati sensibilizzati sulla motivazione che spinge a far parte della “grande famiglia del grest”, sul rispetto per se stessi e per gli altri, soprattutto sull’importanza di mettere Gesù al centro, cardine di ogni momento della proposta estiva.

«L’animatore deve sempre essere mosso dall’amore in tutto ciò che fa, “amore” è contenuto all’interno della parola “animatore – prosegue Tassoni - Amore che Gesù ha trasmesso a noi e che loro devono cercare di trasferire agli animati. Il secondo incontro di gennaio si è concentrato sul non guardare ciò che ci circonda in modo passivo, ma sull’essere partecipi di quanto sta succedendo così da tutelare le persone che ci sono affidate». L’iter formativo è proseguito con un terzo incontro (a fine febbraio) in cui si è riflettuto sull’importanza di lavorare in gruppo, tema affrontato soffermandosi su alcuni passaggi del Vangelo in cui Gesù parla ai discepoli. Gli ultimi appuntamenti entreranno maggiormente nel vivo dell’organizzazione del grest del prossimo giugno e i ragazzi verranno coinvolti in tutto: scelta del tema, modalità d’azione, contenuti delle attività, impostazione dei diversi gruppi. Ai futuri animatori verrà consegnato anche un libretto con piccole regole da seguire e una sorta di manuale per essere un buon animatore: affidabile e credibile.

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