Iniziazione cristiana. Una Chiesa unita è la prima modalità di annuncio
Il percorso di iniziazione cristiana è stato, fin dall’inizio, compiuto insieme. Sinodale... Ha senso, anche di fronte alle fatiche, continuare così
Nell’ottobre del 2021 è iniziato ufficialmente il cammino sinodale voluto da papa Francesco per tutta la Chiesa; si concluderà con il Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2023 e 2024. Il Sinodo della nostra Diocesi si inserisce in questo contesto più ampio, universale: una Chiesa che crede che l’unico modo per camminare è farlo insieme. Chissà quante volte lo abbiamo sentito ripetere: la parola «sinodo» deriva dal greco e significa «cammino (fatto) insieme». Quando nel 2013-14 la Diocesi ha iniziato il rinnovato percorso di iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (Icfr), nessuno ha detto che si trattava di un Sinodo; però in un certo senso lo era. È stato l’inizio di un cammino fatto insieme; insieme abbiamo raccolto difficoltà e pregi del percorso precedente, insieme abbiamo discusso cercando vie nuove, insieme abbiamo iniziato questo cammino. Insieme. Nella proposta Icfr della nostra Diocesi ci sono ampi spazi di adattamento: tutti siamo consapevoli che ogni parrocchia ha le sue peculiarità e dunque anche la sua soggettività. Ma ci sono anche alcuni punti fermi che non vanno cambiati: il coinvolgimento delle famiglie; il lavoro in equipe; la celebrazione unitaria di cresima e comunione. Non sto qui a spiegarli, perché li abbiamo visti tutti in Speciale catechesi del 2021-22. Non voglio lamentarmi; però a volte dispiace sentire che ci sono parrocchie che camminano per conto proprio: tornano a fare la cresima separata dalla comunione o liquidano le equipe per dare “a ogni classe la propria insegnante”. Forse quando faremo la verifica dell’Icfr decideremo come Diocesi di cambiare qualcosa; ma capite la differenza tra farlo da soli e farlo insieme? Abbiamo da poco celebrato la settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani: una Chiesa unita è la prima modalità di annuncio!