Fraternità per giovani. Si vive insieme, si condividono preghiera e ricerca spirituale

Il Mese. La Pastorale dei giovani propone un’occasione di fraternità di quattro settimane per 19 ai 35enni. Il primo turno parte il 28 settembre

Fraternità per giovani. Si vive insieme, si condividono preghiera e ricerca spirituale

Viene proposta come «un’esperienza potente di crescita personale, vita fraterna e approfondimento spirituale» la nuova iniziativa della Pastorale giovanile. Una «occasione di fraternità per giovani dai 19 ai 35 anni, per riscoprire il bello della vita comune e del cercare Dio insieme a fratelli e sorelle». “Il Mese” – quattro settimane corte dalla domenica sera al venerdì sera – presso gli spazi attigui a Casa Sant’Andrea, a Rubano, aspira a dare sapore nuovo alla pastorale per giovani-adulti che desiderano arricchire il loro percorso insieme ad altri e con la guida di un accompagnatore spirituale. Piccoli gruppi di otto persone al massimo condivideranno tutti gli aspetti concreti di una vita insieme (pasti, pulizie, spese...) arricchiti dall’appuntamento con la preghiera al mattino e alla sera e dall’incontro sul Vangelo del giorno. Durante il mese i partecipanti manterranno gli impegni ordinari di studio o lavoro, di servizio in parrocchia, di sport o volontariato e passeranno il resto delle giornate con compagni di viaggio con i quali scambiare esperienze, fatiche e risorse. Già due i turni previsti: dal 28 settembre al 26 ottobre e dal 9 novembre al 7 dicembre. A breve saranno pubblicizzate le date per il 2023 che si aprirà con un mese “speciale” dedicato ai ragazzi di quinta superiore e sarà guidato da don Alberto Sonda. «Esistono tante proposte di fraternità ma questa, con una modalità più distesa, si offre come occasione di approfondimento e ricerca spirituale tra i partecipanti, guidati da un host, un giovane che ha già vissuto l’esperienza del Mese e una guida spirituale» sottolinea don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale dei giovani. Oltre a lui, saranno guide Silvia Sandon, Silvia De Franceschi, Giorgio Pusceddu, don Alberto Sonda e don Vito Di Rienzo. «Anche se i dati relativi alla presenza di giovani nei cammini formativi parrocchiali sono sconfortanti, crediamo che proposte come queste possano ravvivare convinzioni sopite perché da motivazioni esili deriva l’abbandono delle comunità che molti compiono senza aver scoperto il “vero tesoro per la vita”». Per informazioni: info@ giovanipadova.it o 329-4040706 (Whatsapp o Telegram).

Due appuntamenti per “fare il punto” sulla fede

Farsi delle domande, anche senza per forza dover arrivare a delle certezze, perché prendere in mano la propria
storia, anche quella di fede, può aiutare a dipanare alcune nubi e rafforzare convinzioni che non si pensava consolidate. È la sfida di “Simbolo”, progetto rivolto a giovani dai 18 ai 35 anni e che nasce dalla convinzione che nelle comunità della Diocesi ci siano molti giovani già maturi nei loro percorsi di ricerca spirituale che potrebbero “esporsi” e fare della loro professione di fede un esempio di stimolo. «Fatte salve le linee guida della Pastorale giovanile e del cammino sinodale diocesano – racconta don Paolo Zaramella – nei tanti incontri nelle nostre comunità in questi mesi abbiamo conosciuto molte ragazze e ragazzi “pronti”, con cammini personali già avviati non solo nelle attività educative di Azione cattolica o dello scautismo, ma anche in ambito missionario o specificamente spirituale. A loro proponiamo di incontrarsi e di incontrare l’equipe della Pastorale giovanile per confrontarsi e verificare la possibilità di fare la loro professione di fede in occasione della Veglia diocesana del 21 novembre». Due le date proposte – sabato 17 settembre e sabato 8 ottobre – per un ritiro spirituale che può diventare un’occasione per fare il punto del cammino intrapreso, delle scelte fatte e di quelle che potranno essere compiute anche alla luce della fede. Il modello sarà quello dell’autobiografia, per recuperare gli elementi essenziali del rapporto personale con il Signore. «La proposta è rivolta a tutti i giovani nati tra il 1987 e il 2004 e che desiderano riscoprire che ruolo ha Gesù nella loro vita. Sappiamo che molti “tesori” nascosti nelle nostre parrocchie possono essere condivisi e diventare opportunità stimolanti per tanti che oggi vivono la propria spiritualità un po’ isolati. In massima libertà, se qualcuno lo vorrà, nella veglia potrà prendere la parola e dire la propria professione di fede alla comunità diocesana».

Come partecipare alle due giornate di ritiro di “Simbolo”

Per partecipare a una delle due giornate di ritiro nell’ambito del progetto “Simbolo” (vedi articolo a destra) basta scrivere a info@giovanipadova.it o chiamare il 329-4040706, entro il 17 settembre. Sono ben accolte “autocandidature” ma anche segnalazioni da parte di presbiteri e laici che conoscono giovani che possono diventare testimoni della loro fede.

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