Don Paolo Doni è tornato alla casa del Padre

Proprio nelle ore in cui la Chiesa si chiude nel silenzio, dopo i riti del Venerdì santo che hanno fatto memoria della crocifissione e morte di Cristo, don Paolo Doni concludeva il suo pellegrinaggio terreno. Il lutto della Chiesa di Padova che aveva servito in numerosi incarichi, tra cui quello di vicario generale. Sempre con grande umanità, competenza, grande intelligenza e sensibilità. Le esequie si terranno giovedì 13 aprile.

Don Paolo Doni è tornato alla casa del Padre

Don Paolo Doni è tornato alla casa del Padre.

Una vigilia di Pasqua di lutto per la Chiesa di Padova, per il fortissimo legame che la unisce a questo prete amato e stimato e anche per la repentinità con cui si sono consumati gli eventi.
Don Paolo, residente in Casa del Clero di via San Girolamo a Padova, si era sentito male martedì sera, al rientro da alcuni impegni. La corsa in ospedale, la diagnosi molto severa, qualche segnale di speranza nella giornata di mercoledì quando il vescovo Claudio Cipolla si era recato in visita da lui per impartirgli l'unzione dei malati. Poi la situazione è precipitata per l'estesa emorragia cerebrale che lo ha colpito don Paolo fino all'epilogo di questa mattina.

Tutto il clero di Padova aveva pregato per lui in clima di apprensione giovedì mattina, durante la Messa del crisma. In molti commentavano le notizie che arrivavano dall'ospedale con incredulità e con dolore.

Dopo la conclusione della sua esperienza pastorale come amministratore parrocchiale a Bertipaglia, don Paolo era ancora attivo su molti fronti. Appena tre settimane fa aveva partecipato con una sua relazione – come al solito lucida e a tratti illuminante – al convegno in ricordo di mons. Giovanni Nervo, organizzato per il 21 marzo dalla Fondazione Zancan e dalla Facoltà teologica del Triveneto. Parole ricche di profezia che si possono leggere ora nel libro Don Giovanni Nervo. Il Signore mi ha condotto per mano edito proprio dalla Fondazione Zancan per l'impegno di alcuni amici e collaboratori a mantenere vitale il prezioso lascito del prete padovano fondatore di Caritas Italiana nel 1972.

Solo due giorni dopo, aveva preso parte al viaggio-pellegrinaggio diocesano a Faedis, in provincia di Udine, paese natale di mons. Luigi Pellizzo, vescovo di Padova dal 1907 al 1923, quando la Chiesa padovana si era riconciliata con una pagina dolorosa della propria storia.

Nato a Paluello di Stra (Ve) il 14 luglio 1944, mons. Doni è stato ordinato nel 1968 e successivamente ha approfondito gli studi di teologia a Milano e Roma. Dal 1976 è stato docente di teologia morale nel seminario Maggiore di Padova e dal 1986 al 2000 vicario episcopale per l’apostolato dei laici, assistente diocesano di Azione cattolica e canonico onorario della Cattedrale.
Contemporaneamente ha ricoperto incarichi in organismi ed enti diocesani (Consiglio presbiterale, Fondazione Lanza, Tribunale ecclesiastico diocesano) e triveneti (Commissione presbiterale regionale, Tribunale ecclesiastico regionale). Nel 1996 è stato anche designato responsabile diocesano per il Giubileo del 2000. Al termine del Giubileo viene nominato arciprete di Conselve, incarico che mantiene fino al 2007 quando diventa vicario generale della Diocesi di Padova, compito che ha portato avanti finora con generosità, fraternità e servizio.

A fine 2016, lasciava il suo incarico di vicario generale per tornare in comunità, a Bertipaglia appunto. Il vescovo Cipolla lo salutava con queste parole al Consiglio presbiterale : «Ringrazio don Paolo anche a nome dell’intero presbiterio e della Diocesi per la testimonianza di vita presbiterale e per la sua dedizione e fedeltà alla Chiesa di Padova. Apprezzo particolarmente questo suo essersi rimesso a disposizione per un servizio ordinario in una parrocchia, nella normalità di vita di una comunità: è questo il primo compito di un prete, indipendentemente dai percorsi e dagli incarichi, anche prestigiosi e di responsabilità, che possa aver ricoperto. È una scelta condivisa che ci indica un cammino, a volte inconsueto, ma sicuramente autentico di servizio alla Chiesa».

I funerali saranno celebrati giovedì 13 aprile alle 10, in Cattedrale (il sagrato rimane chiuso alle auto).
Mercoledì 12, dalle 15 alle 19, sarà possibile visitare la salma presso l'obitorio dell'Opera della Provvidenza (via della Provvidenza, Sarmeola di Rubano). L'ingresso è possibile a tutti.

Pubblico dominio