Battistero della Cattedrale di Padova: tra due mesi termina il restauro degli affreschi
Da metà dell’Ottocento il battistero del duomo di Padova continua a essere un cantiere di periodici restauri e sperimentazioni.
“Non è solo uno dei culmini della pittura trecentesca, notevole anche per il rapporto tra superficie dipinta e architettura, ma pure un luogo entrato nella storia del restauro e della conservazione, dove si sono messe alla prova grandi maestranze, tra cui i coniugi Paolo e Laura Mora”.
Lo ha ricordato oggi Fabrizio Magani, Soprintendente unico per Padova e le province di Belluno, Treviso e dell'area metropolitana di Venezia, nel corso di un sopralluogo al cantiere di restauro degli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, aperto alla stampa, in cui si è potuto riscontrare l’avanzamento dei lavori che termineranno tra un paio di mesi.
Un intervento finanziato anche con 810mila euro di fondi statali.
“In questo battistero Padova trova un luogo potente in cui dire al mondo il senso del cristianesimo e il restauro tende a ridare ad esso la sua vocazione primigenia”, ha affermato invece don Gianandrea Di Donna, sottolineando l’importanza anche spirituale del luogo per la chiesa locale.
Una volta terminato l’intervento sugli affreschi, molto altro rimarrà da fare, altrettanto importante: proprio in questi giorni si sta lavorando per poter avviare, in un futuro non lontano, il consolidamento strutturale dell’edificio, anche in funzione antisismica, e per bloccare l’umidità, prima nemica degli stessi affreschi, che risale dalle stanze ipogee.