Altopiano dei Sette Comuni. Il sagrato è ora tornato come nuovo, a breve lavori ai cornicioni e al tetto
Gallio. I materiali originali sono stati integrati da altri tipici dell’altopiano
Un sagrato come nuovo, ma nel solco della tradizione. È quello della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo a Gallio. Uno spazio piccolo ma in posizione elevata e scenografica a sovrastare la piazza principale del comune dell’altopiano. Nonostante il sagrato sia di proprietà della parrocchia, a occuparsi della sua manutenzione, per una consuetudine che data fin dal medioevo – lo ius patronatus o giuspatronato – è ancora oggi l’autorità civica. Non solo del sagrato: il Comune si occupa anche di manutenzione, conservazione e ristrutturazione degli esterni della chiesa. La situazione della pavimentazione era decisamente precaria, essendo l’acciottolato in gran parte ricoperto da terra. Da anni era stata fatta la progettazione per una manutenzione straordinaria, approvata dalla competente soprintendenza nel 2020. I lavori, svoltisi lo scorso anno, sono di fatto terminati, ma sono ora stati sospesi perché è stato richiesto, a completamento dell’opera, un ulteriore intervento che riguarda il restauro dei tre gradini di accesso al tempio, per i quali si è in attesa delle dovute autorizzazioni. Il progetto ha previsto il recupero dei materiali originali esistenti, ciottolato e lastre in pietra, che sono state ricomposte e riposizionate con piccole modifiche. Grande cura è stata messa nella scelta dei materiali per completare il lavoro, la scelta è caduta su quelli tipici dell’altopiano, calcare rosa perlino a lavorazione bocciardata, e poi verdello carteggiato. Con l’occasione è stata sistemata anche la canalizzazione delle acque meteoriche dal tetto e si è provveduto all’eliminazione di una barriera architettonica per l’ingresso da una porta laterale. È stato anche rifatto il parapetto in metallo, non più a norma. I lavori sono stati eseguiti su progetto dell’architetto Maurizio Fantin di Marostica, l’esecuzione è stata affidata alla C.E.V. Consorzio Edili Veneti di Piove di Sacco. La spesa complessiva è stata di 135mila euro. Agli interventi sul sagrato della chiesa di Gallio ne seguiranno a breve altri agli esterni, sempre a cura dell’amministrazione comunale. Si tratta della sistemazione dei cornicioni della chiesa, sulla facciata e sui lati lunghi e della revisione di alcune parti della copertura per rimediare a delle infiltrazioni d’acqua (l’importo previsto per questo secondo appalto di lavori è di 117 mila euro).
Ius patronatus, norma antica ma ancora viva
Il giuspatronato è una consuetudine di origine medievale in cui chi aveva costituito il bene ecclesiastico – un nobile o in questo caso una comunità – si impegnava poi a garantirne la funzionalità, in cambio di alcuni benefici.