Diocesi

Unità dei cristiani. Dopo il convegno di apertura, sabato 11, sull’“urgenza dell’ospitalità”, entra nel vivo la settimana di preghiera. Sabato 18, concerto a San Leopoldo; giovedì 23, preghiera ecumenica a Santa Sofia

La nona edizione ha confermato l'importanza dell'iniziativa che spalanca il nuovo anno nel segno del bene e della solidarietà. Nel racconto dei protagonisti lo spessore dell'esperienza e dei legami che si creano

Anche quest’anno Villa Immacolata, la casa di spiritualità diocesana, propone il consueto itinerario “I sabati della liturgia”. Accompagnati da don Gianandrea Didonna, direttore dell’Ufficio per la Liturgia, i partecipanti ripercorrono la prospettiva di Romano Guardini, grande teologo italo tedesco, sullo spirito della liturgia. Quattro gli incontri aperti a tutti, in particolare a operatori della liturgia, catechisti, diaconi e sacerdoti: 18 e 25 gennaio, 1 e 8 febbraio, sempre dalle 9.30 alle 12.30 a villa Immacolata.

In riferimento alla vicenda che riguarda don Marino Ruggero, che ha dato le dimissioni da parroco di San Lorenzo in Roncon di Albignasego (Pd) lo scorso 2 gennaio, si comunica che in data odierna – lunedì 13 gennaio 2020 – è iniziato, su mandato del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, il processo canonico nei suoi confronti, presso il Tribunale ecclesiastico diocesano.

Sabato 18 gennaio prenderà il via ufficialmente l’edizione 2020 della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che quest’anno coglie il proprio tema dagli Atti degli Apostoli (28, 2), “Ci trattarono con gentilezza”.

Quando il card. Berhaneyesus Demerew Souraphiel farà il suo ingresso al Centro universitario di via Zabarella, alle 21 di martedì 14 gennaio, inizierà uno di quegli incontri che permettono di comprendere dalla voce di un protagonista l’evoluzione degli eventi in uno degli snodi chiave dello scacchiere internazionale.

Generare nuovi legami alla festa di mezzanotte. Mettersi in gioco andando a trovare una bambina disabile malata terminale. Ritrovare inaspettatamente vecchi amici d'infanzia. Raccontare a degli sconosciuti l'esperienza che si sta vivendo e lasciare un caffè pagato per chi è povero. Tutto questo e molto altro nella testimonianza di Arianna, che anche quest'anno ha partecipato al Capodanno Caritas e ancora una volta è stato speciale!